Progettazione e sviluppo

Le caratteristiche dell'Antologia

Il corpus attraversa i secoli della letteratura italiana dalle Origini al Novecento. I testi sono scelti rigorosamente per la loro congruità tematica, di norma dunque antologizzati, filologicamente accertati e fedelmente restituiti.
Il corpus prende l’avvio da Dante e attraverso Petrarca e Boccaccio comprende la novellistica del Trecento, le Cronache e la produzione cinque-seicentesca, passando poi per Parini, Foscolo, gli Illuministi napoletani, Manzoni e le sue fonti, Carducci, D’Annunzio, fino ai poeti e ai narratori del Novecento (solo per indicare alcune tappe essenziali). La consistenza limitata e il rigore della composizione lo rendono un piccolo ‘tesoro’ della lingua del contagio e del potere nella letteratura italiana.

L’unione di una rigorosa filologia, di una linguistica e di una lessicografia moderne, di sofisticate tecnologie digitali, di ampie risorse multimediali e di proposte didattiche innovative dà luogo ad un avanzamento complessivo ed integrato sul piano dell’ermeneutica testuale, creando una connessione dei testi antologizzati (e degli altri strumenti in campo) con il nostro presente e le nostre domande.

Le edizioni digitali: codifica dei testi e interfaccia

L'attività di digitalizzazione è stata centrale nella prima fase del lavoro per poter acquisire dei testi validati dalla comunità scientifica e filologicamente accurati. La codifica in XLM-TEI è stata progettata in modo da fornire diversi livelli di rappresentazione dei testi, così da essere in futuro integrata con basi di conoscenza ontologiche RDF/OWL per la rappresentazione dei concetti semantici e delle relazioni con le entità nominate (persone, luoghi, eventi, lessico). La codifica del testo si è basata quindi sulla strutturazione concettuale dei brani in Introduzione al brano, Testo del brano, Note del curatore, rappresentando attraverso tag specifici tutti i rimandi del testo alle note secondo una tassonomia specifica.

L'interfaccia è stava sviluppata in modo da permettere la visualizzazione sinottica del testo e delle note, mettendo al centro del processo le esigenze del lettore comune, garantendo in primo luogo un'ottima leggibilità del testo e delle risorse didattiche.
Fondamentali sono stati i principi FAIR (rintracciabilità, accessibilità, interoperabilità e riusabilità) di gestione e riuso dei dati, degli strumenti e delle risorse. L'ambiente software e gli strumenti digitali sono stati sviluppati in conformità con gli standard internazionali del W3C per assicurare la persistenza dei dati e l'interoperabilità con gli altri sistemi di iniziative di Digital Humanities (DH) e di Cultural Heritage.